L’amianto è una materia prima molto utilizzata in passato nell’edilizia in quanto facile da reperire, a basto costo e ad alta resa.
L’Eternit, ossia fibrocemento, infatti si caratterizzava per l’ottima impermeabilità e resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici, per questa ragione veniva impiegato maggiormente nei rivestimenti esterni dei soffitti.
Purtroppo, nell’epoca in cui veniva usato in maniera massiccia, non si conoscevano i danni irreparabili alla salute che poteva provocare, dagli anni Sessanta in poi aumentavano i casi di tumore negli operai che maneggiavano l’amianto quotidianamente senza alcuna protezione, con un contatto diretto della pelle e delle vie respiratorie.
Grazie alla ricerca medica nel campo, si è finalmente scoperto la pericolosità di questo materiale che nel corso del tempo ha mietuto numerose vittime e distrutto tante famiglie italiane. Stante l’immane tragedia, anche i legislatori si sono mobilitati al fine di predisporre un impianto normativo che potesse imporre ai cittadini di eliminare definitivamente l’amianto dalle case onde evitare nuove malattie e conseguenze spiacevoli.
Le norme europee in materia di amianto
L’Unione Europea è il primo Ente sovranazionale che si occupato diffusamente della problematica relativa all’amianto, imponendo agli Stati membri un termine entro il quale uniformarsi ed eliminare completamente questo materiale nei cantieri edili di nuova costituzione e negli immobili già in essere, con un’attenzione particolare verso le aziende produttrici, vincolate ad abbandonare la produzione e ad orientarsi verso altre materie prime.
Inoltre, un ulteriore responsabilità è stata attribuita ai Comuni, con il compito di vigilare che tutti i cittadini pongano in essere le procedure europee al fine di rimuovere completamente l’amianto in casa e bonificare l’area, provvedendo anche alla sostituzione con altri materiali ecosostenibili e non dannosi per la salute.
In alcuni Comuni, principalmente situati nella zona nord dell’Italia, quella maggiormente caratterizzata dalle installazioni di Eternit, vengono istituite delle apposite commissioni di controllo che, effettuando dei sopralluoghi nelle aree interessate, possano verificare l’esatto adempimento e, in caso contrario, multare per il mancato rispetto della normativa.
La bonifica di amianto
I cittadini che ravvisano di avere degli elementi edilizi composti da amianto devono muoversi prontamente per la rimozione, sia per evitare sanzioni Comunali ma, ovviamente, per tutelare la propria salute e quella della collettività.
L’amianto è un materiale soggetto a sgretolarsi con l’usura e il passare del tempo, le micro-particelle, entrando in contatto con l’apparato respiratorio, si infiltrano nell’organismo provocando infiammazioni diffuse che, prolungandosi, intaccano le cellule che si trasformano in tumori.
La bonifica delle case in amianto viene eseguita solo ed esclusivamente da ditte specializzate che abbiano l’attrezzatura e le protezioni idonee per procedere in sicurezza.
Le lastre vengono rimosse con delicatezza in modo da evitare lo sgretolamento, poste in contenitori a tenuta stagna, in seguito l’area viene disinfettata con agenti chimici reagenti e i materiali sostituiti con prodotti non tossici. Infine, il materiale di risulta di queste operazioni viene smaltito in aree adibite alla scomposizione e all’eliminazione completa, onde non provocare dannose contaminazioni alle zone verdi o ai bacini idrici.
É altamente sconsigliato il fai da te in quanto chi non ha le competenze tecniche e non conosce approfonditamente l’amianto non lo può certamente maneggiare in quanto si metterebbe a forte rischio e comporterebbe un pericolo potenziale anche per le persone che si trovano in un raggio di pochi km.
Le particelle di amianto, liberandosi nell’aria, possono avvelenare tutto ciò sul quale si posano, per questa ragione è indispensabile avvalersi di persone competenti e professionisti che sappiano esattamente come intervenire con le migliori tecniche.