Il controllo del sigillo è fondamentale

L’applicazione del sigillo sulle casse di merce, nel settore mercantile, è una procedura il cui scopo è quello di impedire che avvengano delle manipolazioni della merce contenuta all’interno del prodotto.

Oggi l’applicazione del sigillo oltre a prevenire contaminazioni del prodotto è anche un elemento di sicurezza rispetto ai rischi di immissione di armi, di droghe, di prodotti pericolosi quando si effettuano spedizioni via nave o via aerea.

Ma cosa è precisamente un sigillo di sicurezza? Con questo termine si fa riferimento ad un marchio, un prodotto (ad esempio un nastro) che garantisce l’autenticità del prodotto ed il fatto che non è stato vittima di contraffazione.

Come ci confermano i responsabili di Oltr3, una azienda che vende sigilli di sicurezza fra le più note del settore, purtroppo le ipotesi di contraffazione esistono e sono abbastanza numerose, per questo la scelta del sigillo di garanzia è sicuramente molto importante.

Oggi la merce viaggia da un continente all’altro via mare, i viaggi possono essere davvero estremamente lunghi. Anche per questo motivo si avvertiva la necessità di adottare delle misure di sicurezza e dei sigilli particolarmente efficaci che potessero garantire che nessuno interferisse col prodotto, lo aprisse o lo manipolasse.

Oggi i terminal sono dotati di sistemi sempre più innovativi per effettuare, all’arrivo della merce, il controllo del sigillo. Le normative in materia vanno evolvendosi, il legislatore si mostra sensibile a questa esigenza di sicurezza.

In ogni caso, le tipologie di sigilli sono cambiate nel corso del tempo, per andare incontro alle esigenze più svariate dal punto di vista economico e anche per implementare nuove misure di sicurezza. Il sigillo oggi è la massima garanzia contro manipolazioni del prodotto o contro immissione di droga ed armi. Il Bolt Seals è lo strumento più utilizzato per garantire l’integrità del prodotto. Si tratta di un sigillo composto da un jack e da uno spinotto. Entrambi portano un numero identificativo unico per ogni sigillo, in modo da rendere difficile la rottura o la sua manipolazione. Il sigillo in questione garantisce, insomma, che durante tutto il trasporto la merce viaggi in sicurezza, al riparo da manipolazioni pericolose.

I “vuoti” di controllo durante la catena di trasporto

Se da un lato i sigilli vanno evolvendosi, diventando sempre più complessi e sempre più sicuri, questo non toglie il problema della carenza di controllo. Il problema più grande sta infatti proprio nella pratica quotidiana, sia nell’export che nell’import, quando avviene che molti operatori non effettuano l’apposizione del sigillo sulla merce.

Spesso infatti capita che ogni operatore segua una sua regola in materia, una sua procedura per il controllo del sigillo. Secondo le regole, il contenitore non sigillato talora non è fatto entrare; ma in altri casi, viene fatto entrare anche se non ha il sigillo, ma viene messo in una speciale zona delle ispezioni. La procedura in questione può non garantire un livello di sicurezza adeguato, il contenitore è esposto al rischio di manomissioni.

Alla stregua, nella prassi si rileva abbastanza spesso che i terminasti non sempre controllano il tipo di sigillo che viene apposito alla merce. In questo caso si rischia di subire delle multe anche molto pesante perché non si rispetta la disciplina, che richiede tipi speciali di sigilli in alcuni casi.

Non tutti i sigilli infatti sono uguali, alcuni sono altamente tecnologici e sicuri, altri possono essere manomessi abbastanza facilmente. Risulta quindi evidente che il problema è spesso la carenza di controllo che si verifica livello di catena di trasporto della merce: sarebbe auspicabile un controllo condiviso del sigillo che duri lungo tutta la catena senza lasciare spazi vuoti durante essa.