La normativa sulla gestione dei rifiuti è sicuramente molto complessa e questo mette le amministrazioni di fronte ad una grande responsabilità, quella di gestire, trattare e smaltire in modo idoneo i rifiuti che sono prodotti. La gestione dello sporco comporta anche delle sanzioni penali, se non viene fatta nelle modalità previste dalla legge.
Spesso si parla di deposito temporaneo e stoccaggio dei rifiuti, ma quali sono le differenze fra queste due ipotesi? Quando si parla di stoccaggio si fa riferimento a quel complesso di attività di pre smaltimento dei rifiuti, in sostanza a quelle attività di deposito preliminare di rifiuti e nell’attività di recupero.
Il deposito temporaneo invece consiste nel raggruppamento dei rifiuti in un luogo dove essi sono prodotti. Esso è consentito solamente nel rispetto di alcune condizioni molto precise. Moltissime aziende ad esempio si chiedono cosa è il deposito temporaneo, a che cosa serve e quali sono le regole che lo contraddistinguono. Il deposito temporaneo ha precise regole e una durata temporale che non può mai essere eccessiva, nonché limiti volumetrici e di stoccaggio dei rifiuti.
Il deposito dei rifiuti può avvenire solamente se il produttore procede direttamente allo smaltimento che deve avere una cadenza trimestrale (anche se la quantità di rifiuti è abbastanza contenuta) ovvero quando il quantitativo di rifiuti raggiunga i 30 metri quadrati, al massimo 10 considerati pericolosi, e comunque il deposito temporaneo non deve mai superare un anno di tempo altrimenti viene legalmente considerato una discarica. In ogni caso questo deposito non deve riguardare alcune categorie di rifiuti che secondo la normativa di riferimento (il d. lgs. 152/2006) sono considerati pericolosi.
Il deposito temporaneo dei rifiuti può essere una soluzione ideale per tutti gli imprenditori che non vogliano occuparsi quotidianamente della gestione dello sporco e che vogliano stoccarlo direttamente in una zona dell’azienda.
Il deposito come abbiamo visto può essere effettuato solamente nel luogo dove i rifiuti sono originati; in casi come questi sarebbe utile infine prevedere apposita copertura per depositi di stoccaggio rifiuti per evitare che caldo, intemperie e freddo possano colpirli e rende la zona malsana.
Lo stoccaggio dei rifiuti, che cosa è
Lo stoccaggio dei rifiuti consiste nella separazione dei rifiuti (che non possono mai essere miscelati). Bisogna fare attenzione al fatto che la spazzatura non generi inquinamento del suolo o delle acque soprattutto se i rifiuti sono ad esempio olii, batterie e residui di vernici e via dicendo. In questo caso oltre alla copertura sarebbe bene optare per lo stoccaggio in un luogo completamente protetto dagli agenti atmosferici, al sicuro da pioggia e dal gelo.
Bisogna sempre identificare vicino al deposito la tipologia del rifiuto che vi si trova, senza mai mischiarli (ricordiamo che la miscelazione dei rifiuti è un reato).
È importante che si segua la corretta classificazione di tutti i rifiuti e si eviti quindi di assegnarli alle classi sbagliate.
Smaltimento e trasporto dei rifiuti, a chi spetta
Lo smaltimento dei rifiuti avviene per mezzo della consegna degli stessi da parte del proprietario ai soggetti che sono autorizzati al recupero e smaltimento dei rifiuti. Le autorizzazioni al trasporto e al recupero e smaltimento della spazzatura devono essere sempre richieste a cura del proprietario degli stessi. Il trasporto di questi elementi va sempre accompagnato ad un formulario in 4 copie. Inoltre vanno sempre compilati i registri di calcio e di scarico entro 10 giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto o dalla consegna dei rifiuti a colui che si occupa di trasportarli lontano. Si ricorda che, fino all’arrivo a destinazione del rifiuto, ne è responsabile il produttore, quindi bisogna sempre farsi consegnare la copia del formulario.